Eccomi di ritorno dal festival “La luna e i calanchi”. Avete già visto qualche fotografia nei giorni scorsi. Adesso vorrei raccontarvi di incontri fatti nei giorni del festival e oltre. Innanzi tutto hi incontrato nuovamente vecchi amici, con cui è stato un piacere condividere chiacchiere ed emozioni. Sante, architetto di Matera, futuro emigrante a Venezia per insegnamento scuola pubblica. Lui non protesta, lui non si sente “deportato”, lui va. Grande decisione, ciò gli fa gran merito. Anna, anche lei prossima alla partenza per Parma. Altra storia di insegnamento e emigrazione. Sempre con il suo sorriso contagioso, tanto da essere soprannominata “Miss sorriso”. Auguri ragazzi, siamo con voi. Mauro Minervino, reincontrato dopo due anni, grande scrittore della sua terra, la Calabria. cercate i suoi libri, “La Calabria brucia” e “Statale 18”, libri forti, importanti. Uomo coraggioso, grazie Mauro. E poi Grazia Coppola, magnifica Presidentessa della Casa della Paesologia, con cui abbiamo condiviso sogni e utopie. E poi a Taranto Teresa, donna forte del sud, che ci ha accolti nella sua bellissima casa nel centro storico di Taranto, ci ha portati in giro per le vie, a incontri forti, vocianti. Grazie a tutte queste persone, che hanno nobilitato il nostro viaggio. E grazie al papà di Anna e alla sua magnifica parmigiana di melanzane…e grazie al mio amico Milo, straordinario compagno di viaggio.
Taranto, Museo Archeologico.