Pomodoro e ciotola arrivati con noi dalla Grecia.
Archivio mensile:ottobre 2017
Un libro alla settimana (27)
Michael Ackerman “End time city” Scalo, 1999.
Rovine
Tempio di Apollo Epicurio, Basse.
Archea Olympia.
Una luce emozionante per concludere il viaggio sulle tracce di P.L.F.
Sulle tracce di P.L.F. (fine)
Verso Kardamili, Mani.
“La corriera ci portò a scossoni per una strada tutta curve sopra il golfo di Messina. Due volte i passeggeri dovettero scendere per superare tratti dissestati, finché dopo un’ora giungemmo in vista di Kardamili, un borgo turrito in riva al mare. Parecchie torri, una cupola e un campanile s’innalzavano sui tetti, e immediatamente al di sopra un cornicione formava un bel ripiano coperto di cipressi. Sopra ancora si ammassava il nudo Taigeto.” pag. 41
P.L.F. “Mani”, Adelphi 2004
Eccoci alla fine del nostro viaggio insieme a P.L.F. E non poteva finire che così: con una copia del libro “Mani” in greco. Naturalmente spero di avervi invogliato a leggere il libro, ma soprattutto a visitare il Mani!
Sulle tracce di P.L.F. (11)
Flomochori, Mani.
“Siamo arrivati” disse il capitano. “Kotronas”, annunciò, e indicando le torri su in alto:”Flomochori”. pag. 344
P.L.F. “Mani” Adelphi 2004
Sulla strada verso Lagia, Mani.
Lagia, Mani.
“Ancora una volta, mentre salivo per i ciottoli assolati, sembrava che i paesani fossero tutti fuggiti, finché, arrivato a una piccola ruga quadrata accanto alla chiesa trovai tre vecchi…” pag. 253
Id.
“Uscendo dal villaggio ci fermammo a dare un’occhiata a una piccola chiesa. Era costruita di lastre massicce di pietra, un vuoto rettangolo con una malconcia iconostasi di legno, pervaso da un sentore d’abbandono e di polvere. I muri erano coperti di affreschi straordinari.” pag. 265
Id.
“Sul Mare Libico che si estendeva a sud molto oltre i Capi Male e Matapan appariva di nuovo, simile a un fantasma, Citera, e lontana, a malapena visibile, Anticetera, l’ultimo approdo prima dei due tempestosi capi occidentali di Creta.” pag. 254
Id.
Quest’ultima foto, se mi perdonate, la regalo alla mia amica R. di cui ci siamo dimenticati il suo compleanno. Lei ci perdonerà, spero. Tanti auguri anche se in maledetto ritardo! Ivo e Iva.
Sulle tracce di P.L.F. (10)
Nomia, Mani.
“Prima di essere inghiottiti dagli alberi ci voltammo a guardare le torri appena percettibili di Kitta e Nomia dove cominciavano a brillare le luci.
“Niklianika meri!” disse con accenti di ammirazione, “Luoghi nikiliani!”. pag. 112
P.L.F. “Mani”, Adelphi 2004.
Nomia, Mani.
Vathia, Mani.
“La notte era quieta. Poiché la cima della nostra torre era la più alta di Vathia, le altre erano invisibili, e pareva di cenare a mezz’aria su un tappeto magico aleggiante tra vaghi recessi montani. Alzandosi in piedi ecco le altre terrazze, tutte vuote e chiare sotto la luna enorme.” pag. 180
Id.
Vathia, Mani.
Vathia, Mani.
Verso Capo Matapan.
Capo Matapan, Mani.
“La cima della penisola si abbassava costantemente col procedere della nostra rotta a sud. Finalmente ci apparve lo snello fare del Matapan con le rocce che cadono ripide al capo.” pag. 169
Id.
Capo Matapan, Mani.
“Sporgendosi dal parapetto era possibile toccare l’estremo lembo aguzzo di roccia dove incontrava l’acqua. …Un passo più in là, seduto su uno scoglio, il guardiano del faro pescava con canna e lenza. Aveva un aspetto singolarmente lindo e posato per quel suo promontorio solitario.” pag. 169/170.
Id.
Sulle tracce di P.L.F. (9)
Aghios Taxiarchis, Chaorouda, Mani.
“…e ci guidò nel fresco della sera per uno di quei sassosi viottoli che dl pendio scendevano tortuosi verso il mare, per mostrarci la vecchia chiesa di Michele il Tassiarca, nel paesino di Charouda.” (pag.96)
P.L.F. “Mani” Adelphi, 2004
Baia di Mezapos, Mani.
“Il valloncello dai fianchi rocciosi con gli scheletri di torri terremotate soffocati dai cactus era deserto, salvo due uomini seminudi che setacciavano la ghiaia..” pag. 104
Id.
“…e una donna che sbatteva in mare tappeti colorati: galleggianti parallelogrammi giallo limone, rosso mattone e magenta che lei, nell’acqua fino alle cosce, percuoteva con un grosso bastone.” pag. 104
id.
Baia di Mezapos, Mani.
Kitta, Mani.
“I canyon di viuzze che si aggiravano fra le torri erano vuoti e silenziosi come se gli abitanti fossero fuggiti da tempo immemorabile o una pestilenza li avesse mietuti tutti in un pomeriggio.” pag. 110
Id.
Sulle tracce di P.L.F. (8)
Anavriti. Finalmente incontriamo Patrick Leigh Fermor.
“Un paesano di nome Dimitri, che ci aveva adottati per la notte, ci condusse alla sua abitazione. Sulle viuzze sporgevano balconi larghi quanto le case o quasi, cui si accedeva dall’esterno mediante scale diagonali munite di parapetto e poggiate su pali di legno…” pag 24 “Mani “, P.L.F., Adelphi 2004.
Areopolis, chiesa dei Taxiarhes, Mani.
“…e tra loro, sorretta da due piccoli e rudimentali leoni rampanti, un’aquila bicipite ad ali spiegate recava sul petto un complicato stemma con strani emblemi talmente dipinti e ridipinti che anche stando in piedi su una seggiola di caffè era difficile decifrarli.” pag.64 (id.)
Aeropolis, Mani.
Sulle tracce di P.L.F. (7)
Still-life a colazione (2). Mazarakis Guest House.
Gatto a colazione. Pensando ad F. Fatto un po’ di fatica a non portarlo via…
Sulle tracce di P.L.F (6)
Still-life a colazione. Mazarakis Guest House, Poukoulianika.
Cosa ne pensi di questo GraGraGra? Mystras, Peloponneso.
Aghia Sophia, Mystras, Peloponneso.
Convento di Pantanassa, Mystras, Peloponneso. Amica Michela, ti posso assicurare che esiste.