Grande serata ieri al Teatro Ariston di Acqui Terme, con lo spettacolo del Maestro Enrico Pesce e i suoi ragazzi e con la consegna della cittadinanza onoraria al Dott. Gianfranco Morino di World Friends. Una serata piena di amicizia e solidarietà, grazie a tutti quelli che sono venuti!
Archivio mensile:ottobre 2019
Autunno (4)
Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti,
lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti…
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada…
Francesco Guccini “Canzone dei dodici mesi”, 1972.
Autunno (3)
O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.
Francesco Guccini “Canzone dei dodici mesi”, 1972.
Sant’Andrea di Cassine. Dedicata alla mia amica M., di Trento. A cui consiglio la lettura di “La luna e i falò” di Cesare Pavese.
La Chambre Claire
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SIAMO PERIFERIE DEL MONDO
VI ASPETTO NUMEROSI!!!!!
Un libro alla settimana (68)
Paolo Ruiz “Il Ciclope”, Feltinelli, 2015.
Il Ciclope visto dal traghetto “Mykonos Palace”…
Appare a volte avvolta
di foschia magica e bella
ma se il pilota avanza
su mari misteriosi
è già volata via
tingendosi d’azzurro,
color di lontananza.
Francesco Guccini “L’isola non trovata”, 1971.
Verso “Il colosso di Marussi” (fine).
“La luce della Grecia mi ha aperto gli occhi, mi è penetrata nei pori, ha ampliato tutto il mio essere. Mi sono accasato nel mondo, avendo trovato il centro autentico e il vero significato della rivoluzione. Nessun conflitto guerresco tra le nazioni della terra può turbare questo equilibrio. (…) Da quel giorno in poi la mia vita è stata dedicata al recupero della divinità dell’uomo. Pace a tutti gli uomini, dico, e vita più copiosa!”
Henry Miller “Il colosso di Marussi”.
Dodona, teatro.
Verso “Il colosso di Marussi” (11)
“Per ogni verso la Grecia mi si presentava come il centro stesso dell’universo, luogo ideale d’incontro dell’uomo con l’uomo al cospetto di Dio.” Henry Miller “Il colosso di Marussi”.
Verso “Il colosso di Marussi” (10)
“Eravamo immersi al centro di quel silenzio soffice che assorbe anche l’alito degli dei. L’uomo non aveva a che fare con questo e la natura nemmeno.” Henry Miller “Il colosso di Marussi”.
Verso “Il colosso di Marussi” (9)
“Lo scenario è spettacoloso. Nello stadio, costruito poco sotto il crinale del monte, si ha l’impressione che al termine della corsa gli aurighi lanciassero i destrieri oltre la cresta, nell’azzurro. L’atmosfera è sovrumana, inebriante da impazzire”.
Henry Miller “Il colosso di Marussi”.